È così chiaro, lampante. Non si sale sul treno per sperimentare la comodità degli scompartimenti, né per ammirare la bellezza della locomotiva e nemmeno per andare sempre più veloci. Il treno serve per arrivare alla meta.                                                         

Il treno partirà in orario. Il macchinista è molto preciso, e chi è sulla banchina farà bene ad affrettarsi a salire, o decidere di salire. Non tutti lo faranno. In effetti, molti si rifiutano persino di entrare in stazione. O di riconoscere che il treno esista. Chissà cosa pensano, quando guardano quell’edificio, quella porta che conduce ai binari. Chissà cosa credono che sia.

Di tanto in tanto qualcuno è attirato dalla curiosità, entra e contempla la sagoma percossa dal tempo e dagli elementi della possente locomotiva e del convoglio. E’ vero, dall’esterno le carrozze non sembrano poi così confortevoli. Ma vi assicuro che l’impressione sparisce, una volta accomodati all’interno.

Eppure molta gente non sale. Alcuni li potete vedere voltati, in modo da non essere costretti a prendere nota di chi entra nei vagoni. Da non dover considerare l’esistenza stessa del treno, e il suo perché.

Perché esistono la locomotiva, la stazione, i vagoni? Per un solo scopo: intraprendere un viaggio. Andare verso una destinazione. Certo, c’è il piacere dei confortevoli scompartimenti, raramente affollati, ma non è questa la ragione per cui essi sono. Non dimenticatelo mai: si tratta di arrivare in un luogo, e quel treno è il solo mezzo per arrivarci. Ogni scusa o discussione sulla sua adeguatezza, su quanto sia veloce o diretto perdono di senso, considerando questo. Non ci sono altre vie. Questa è la verità.

Così affrettatevi a salire sul predellino. Perché il treno sta per partire, e non vi attenderà, siete avvertiti.

Il treno parte in orario, sempre.

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